Nel mondo dei fumetti Marvel, “Civil War”(2006) è una saga iconica che esplora le conseguenze delle regolamentazioni e delle libertà individuali attraverso una divisione tra due gruppi di supereroi. Da un lato, abbiamo Iron Man, che sostiene la registrazione obbligatoria dei supereroi per garantire la sicurezza pubblica. Dall’altro, Captain America difende la libertà individuale e la privacy, opponendosi a un controllo governativo eccessivo. Questa dicotomia rispecchia sorprendentemente le attuali differenze di approccio tra l’Unione Europea e gli Stati Uniti riguardo alla regolamentazione dell’intelligenza artificiale (IA), incarnate rispettivamente dall’AI Act e dalle normative più flessibili adottate negli USA.
La cultura popolare, in questo caso il fumetto super-eroistico, può aiutarci a comprendere determinati fenomeni complessi tramite un uso metaforico del medium.
L’IA Act dell’Unione Europea
L’AI Act dell’Unione Europea è la prima legislazione globale che cerca di regolamentare l’IA in modo comprensivo e dettagliato. Il suo obiettivo è garantire che l’IA sia sviluppata e utilizzata in modo sicuro, etico e rispettoso dei diritti fondamentali. Tale ordinamento presenta delle contraddizioni e delle sfide che possono limitare l’innovazione e la competitività delle aziende europee.
L’AI Act classifica i sistemi di IA in quattro categorie di rischio: inaccettabile, alto, limitato e minimo. I sistemi di IA ad alto rischio, che includono applicazioni in ambiti come la sanità, la sicurezza e i diritti fondamentali, devono sottoporsi a rigorose valutazioni di conformità prima della commercializzazione. Questo approccio riflette la posizione di Iron Man in “Civil War”, che sostiene una regolamentazione rigida dei supereroi per prevenire abusi e garantire la sicurezza. Secondo Tony Stark, l’attivismo libertario dei supereroi può creare dei danni irreversibili al di fuori di una funzione risolutiva; la necessità di controllare l’operato di chi detiene un potere maggiore diventa un metodo per garantire la sicurezza collettiva.
Contraddizioni e Bias Culturali
Uno dei principali problemi dell’AI Act è la sua natura eurocentrica. La legge è fortemente influenzata dai valori e dalle preoccupazioni europee riguardo alla privacy e alla protezione dei dati, come evidenziato dal GDPR. Questo approccio può risultare eccessivo in contesti dove tali preoccupazioni non sono prioritarie e potrebbe limitare l’adozione di tecnologie di IA in settori che necessitano di maggiore flessibilità. Inoltre, l’AI Act presuppone implicitamente che i sistemi di IA necessitino di regolamentazioni rigorose per evitare abusi, suggerendo una presunzione di malafede nei confronti dei fornitori e degli sviluppatori di IA.
Le normative impongono un significativo onere regolamentare e amministrativo sui fornitori di sistemi di IA, specialmente per le piccole e medie imprese. I costi associati alle valutazioni di conformità, alla documentazione e alle verifiche indipendenti potrebbero risultare onerosi per le aziende con risorse limitate. Questo scenario ricorda le preoccupazioni di Captain America in “Civil War”; egli teme che un controllo governativo eccessivo possa soffocare la libertà. Steve Rogers è il paladino del liberalismo a Stelle e Strisce, il suo compito è difendere le libertà individuali dei singoli e anche dei suoi simili, quindi Avengers e pari eroi. Creare una regolamentazione rigida in grado di disciplinare l’attività di chi detiene il principio di sicurezza diventa un oltraggio ai valori costitutivi degli USA.
Il Contrasto con l’Approccio degli Stati Uniti
Negli Stati Uniti, l’approccio alla regolamentazione dell’IA è molto più flessibile. Ciò riflette la filosofia di Captain America, che difende la libertà individuale contro un controllo eccessivo. Le normative statunitensi tendono a essere meno dettagliate e più orientate alla promozione dell’innovazione, favorendo un ambiente più aperto per lo sviluppo e la sperimentazione delle tecnologie di IA.
Le regolamentazioni più leggere degli Stati Uniti permettono alle aziende di innovare rapidamente e di adattarsi alle nuove tecnologie senza essere gravate da eccessivi oneri burocratici. Questo può dare alle aziende statunitensi un vantaggio competitivo significativo rispetto alle loro controparti europee, che devono conformarsi a norme più rigide e complesse. La flessibilità normativa consente anche una maggiore diversificazione delle applicazioni di IA, facilitando la sperimentazione e l’adozione di nuove soluzioni tecnologiche.
Sebbene l’AI Act possa avere l’effetto positivo di stabilire uno standard globale (Effetto Bruxelles), potrebbe anche creare tensioni con le normative di altri paesi. Le aziende globali potrebbero dover navigare un complesso panorama di regolamentazioni divergenti, aumentando i costi di conformità e operativi. Questo scenario può creare un ambiente di incertezza e instabilità, dove le aziende devono bilanciare diverse esigenze normative a livello globale.
Metafora di Civil War: Regolamentazione vs. Libertà
In “Civil War”, la divisione tra Iron Man e Captain America rappresenta due filosofie opposte riguardo alla regolamentazione e alla libertà. Iron Man, con la sua spinta per la registrazione obbligatoria dei supereroi, rappresenta la volontà di garantire la sicurezza attraverso un controllo rigido e strutturato. Allo stesso modo, l’AI Act dell’UE cerca di proteggere i cittadini attraverso una regolamentazione dettagliata e rigorosa, cercando di prevenire abusi e garantire l’uso etico dell’IA per deviare eventuali effetti “perversi” della tecnologia.
D’altra parte, Captain America rappresenta la difesa delle libertà dei singoli, opponendosi a un controllo governativo eccessivo. L’approccio più flessibile degli Stati Uniti riflette questa filosofia, favorendo l’innovazione e la sperimentazione senza essere gravati da eccessive regolamentazioni. Tale differenza di visione evidenzia le contraddizioni insite nell’AI Act dell’UE e solleva importanti domande su come bilanciare la sicurezza e la libertà nell’era dell’intelligenza artificiale.
Verso un Compromesso?
Le contraddizioni dell’AI Act dell’UE, evidenziate attraverso la metafora di “Civil War”, sottolineano la necessità di un approccio equilibrato che consideri sia la sicurezza e la protezione dei diritti fondamentali, sia la promozione dell’innovazione e della competitività. Per superare queste sfide, potrebbe essere utile adottare alcune delle pratiche flessibili degli Stati Uniti, mantenendo al contempo gli standard elevati di sicurezza e trasparenza che l’Europa cerca di garantire.
Come in “Civil War”, la chiave per risolvere queste contraddizioni risiede nel trovare un punto di raccordo tra controllo e libertà, garantendo un futuro sicuro e prospero per l’intelligenza artificiale.