Introduzione
“Inganni e Potere, il Gaslighting” rappresenta un testo imprescindibile per chiunque desideri comprendere le dinamiche sottili e pericolose della manipolazione psicologica. Il saggio offre una chiave di lettura articolata e multidisciplinare su un fenomeno che, pur essendo antico, è oggi di stringente attualità a causa delle sue manifestazioni tanto nei rapporti interpersonali quanto nelle strutture di potere politiche ed economiche. Il Gaslighting, descritto come una forma insidiosa di manipolazione, viene esplorato attraverso le prospettive di quattro esperti nei campi del diritto, cinema, letteratura e comunicazione. Un approccio multifocale che arricchisce la comprensione del lettore, offrendo un quadro completo delle dinamiche di controllo e dominio che caratterizzano il Gaslighting.
Il Gaslighting: un approccio Multidisciplinare
Il Gaslighting, fenomeno descritto per la prima volta negli anni ’30 del XX secolo, prende il nome dall’opera teatrale “Gas Light” del 1938, dove il protagonista maschile manipola la realtà percepita dalla moglie, attraverso inganni e stratagemmi, per insediare il seme di una presunta pazzia. Questo termine è diventato simbolo di una forma di abuso psicologico in cui la vittima viene portata a dubitare della propria percezione, memoria e sanità mentale. L’insidiosità del Gaslighting risiede nella sua capacità di erodere lentamente l’autostima e la sicurezza della vittima, facendola sentire confusa e vulnerabile.
Il libro “Inganni e Potere, il Gaslighting” esplora questo fenomeno attraverso l’analisi di esperti in diritto, cinema, letteratura e comunicazione, offrendo una prospettiva interdisciplinare che permette di comprendere appieno le sfaccettature del Gaslighting. Gli autori analizzano come questa forma di manipolazione psicologica si manifesti non solo nelle relazioni personali, ma anche nelle dinamiche di potere più ampie, coinvolgendo media di massa come cinema e letteratura e permeando l’intero ecosistema mediatico contemporaneo .
Il Gaslighting come forma di dominio
Uno degli aspetti più inquietanti del Gaslighting è il suo impatto devastante sulle relazioni interpersonali. Nel contesto domestico, il Gaslighting può manifestarsi attraverso comportamenti subdoli e manipolativi che portano la vittima a dubitare di sé stessa e delle proprie percezioni.
Tale forma di abuso psicologico è spesso difficile da individuare, poiché il manipolatore agisce in modo calcolato e sistematico, facendo leva sulle insicurezze della vittima e sfruttando il legame emotivo che la unisce all’abusante.
Gli autor* del libro sottolineano come il Gaslighting possa avere ripercussioni gravissime sull’autostima e sulla salute mentale della vittima. La manipolazione costante e la distorsione della realtà portano la vittima a sentirsi intrappolata in una spirale di dubbio e confusione, rendendo difficile l’uscita da questa dinamica tossica.
La relazione diventa un luogo per esercitare una forma di dominio da parte della figura manipolatrice; la “parola” si configura come uno strumento di produzione di un rapporto asimmetrico dove il potere di coercizione, rappresenta la logica soggiogante della manipolazione tossica nei confronti della vittima.
Il riconoscimento di queste dinamiche è il primo passo per contrastare il Gaslighting e ripristinare l’equilibrio nelle relazioni interpersonali.
Il Gaslighting e la comunicazione
La comunicazione è il minimo comune denominatore dell’analisi del fenomeno del Gaslighiting; essa si presenta sia come contesto, sia come strumento d’indagine.
Nel primo caso, la comunicazione è il terreno fertile dove il Gaslighitng si innesta per avviare il percorso di manipolazione subdola e creare il profilo del “manipol-Attore” con le sue caratteristiche.
In questo contesto, il Gaslighting si manifesta attraverso strategie di manipolazione e controllo che mirano a mantenere lo status quo e a perpetuare le disuguaglianze di potere. L’ambiente comunicativo diventa un “frame” strutturale per per avviare forme subdole di controllo e domino.
La comunicazione, nel testo diviene uno strumento d’indagine per osservare il fenomeno nella sua complessità. Ad esempio, Sparaco analizza le forme di rappresentazione del Gaslighting nel cinema evidenziano gli stili narrativi, gli intrecci e la messa in scena del fenomeno all’interno del testo filmico.
L’autrice ricostruisce una geografica simbolica del Gaslighitng, tramite l’utilizzo sapiente delle luci, dello spazio e del suono come elementi diegetici funzionali alla manipolazione, evidenziando sia la portata del cinema come linguaggio di massa capace indagare le relazione umane e i meccanismi manipolatori dei processi di relazione, sia l’utilizzo dei media come lenti d’ingrandimento per evidenziare caratteristiche del fenomeno in una cornice micro-sistemica, funzionale per ricomporre il caleidoscopio del Gaslighitng nella sua totalità.
Gaslighting e Sharp Power
Il Gaslighting, nella sua essenza più subdola e pervasiva, può essere interpretato come una manifestazione di “sharp power” contemporaneo, un potere affilato e penetrante che trascende la mera coercizione fisica per insinuarsi nelle pieghe più intime della coscienza collettiva.
In un’epoca segnata dalla proliferazione delle informazioni e dalla manipolazione dei dati, il Gaslighting si erge come una tecnica di controllo che non solo distorce la realtà percepita, ma ridisegna i confini stessi del reale.
Esso opera attraverso la dissimulazione, trasformando l’alterità in un labirinto di specchi, dove le certezze si frantumano e le identità vengono ridotte a ombre. Come forma di sharp power, il Gaslighting non si accontenta di plasmare opinioni o dirigere comportamenti; mira a sovvertire l’ontologia stessa dell’essere, facendo vacillare la fiducia in ciò che è vero, giusto e possibile. In questo gioco di specchi deformanti, il Gaslighter non solo manipola le narrazioni, ma si appropria del potere di definire la verità, instaurando un dominio che è tanto psicologico quanto epistemologico.
Tale potere non è violento in senso tradizionale, ma è affilato, penetrante, capace di tagliare profondamente senza lasciare traccia visibile, e proprio per questo motivo è forse ancor più insidioso e devastante nella sua capacità di colonizzare l’immaginario e annullare la resistenza critica.
Ad esempio, l’autore Lombardi evidenzia come l’aggressione della Federazione Russa nei confronti dell’Ucraina sia un evento paradigmatico nella costruzione di un Gaslighting collettivo per perpetuare il potere politico mediante l’utilizzo di una storia pervasiva.
Elementi narrativi come “denazificazione” esprimono un agire comunicativo in grado di creare un simulacro della realtà oggettiva con l’obiettivo di manipolare la percezione delle opinioni pubbliche sull’attività bellica esercitata dalla Federazione Russa. L’ecosistema mediatico diventa un’arena di esercizio del potere dove forme di dominio psicologico tramutano dei significanti universali per amplificare stereotipi e semplificazioni, generare asimmetrie e creare una cornice di news-faking per una questione di egemonia politica.
Il libro offre una chiave interpretativa per comprendere come queste dinamiche di manipolazione si manifestino a livello macroscopico, influenzando le politiche pubbliche e le decisioni economiche. Lombardi propone un percorso analitico su come superare la dimensione di invisibilità del Gaslighting, riconoscerne le dinamiche mediatiche e adottare misure concrete per contrastarlo.
Il contributo del Cortometraggio “Io Vivo per Te”
Un elemento interessante del libro è il riferimento al cortometraggio “Io Vivo per Te”, ideato e interpretato da Rita Raucci, con Claudio Lombardi e Paolo Mazzarelli come sceneggiatori. Questo cortometraggio rappresenta una testimonianza potente delle dinamiche di Gaslighting, offrendo una rappresentazione visiva di come questa forma di manipolazione psicologica si manifesti nella realtà.
Il cortometraggio ha partecipato a numerosi premi in Italia e all’estero, ricevendo riconoscimenti per la sua capacità di sensibilizzare il pubblico su un tema così delicato e complesso. Il libro invita i lettori a visionare il cortometraggio utilizzando il QR Code all’interno del testo, offrendo un’opportunità unica per approfondire la comprensione del gaslighting attraverso una narrazione visiva.
Conclusioni
“Inganni e Potere, il Gaslighting” è un libro di grande rilevanza che affronta un fenomeno complesso e insidioso con rigore accademico e profondità analitica. Il saggio offre una prospettiva interdisciplinare che arricchisce la comprensione del Gaslighting, esplorandone le manifestazioni nell’ecosistema comunicativo e nelle relazione umane. Il libro sottolinea l’importanza della consapevolezza e dell’educazione per contrastare il Gaslighting e promuovere una società più equa e giusta.
La presenza del cortometraggio “Io Vivo per Te” arricchisce ulteriormente il testo, offrendo una rappresentazione visiva delle dinamiche di Gaslighting e sensibilizzando il pubblico su un tema di grande attualità.
“Inganni e Potere, il Gaslighting” è una lettura imprescindibile per chiunque desideri comprendere appieno le sfaccettature di questa forma di manipolazione psicologica e adottare misure concrete per contrastarla.