Nuovi Strumenti di Misurazione dello Sviluppo al di fuori del PIL

Nuovi Strumenti di Misurazione dello Sviluppo al di fuori del PIL

Introduzione

La misurazione dello sviluppo di una nazione è stata storicamente dominata da un singolo indicatore: il Prodotto Interno Lordo (PIL). Tale parametro, che rappresenta il valore totale dei beni e dei servizi prodotti in un paese, è diventato il metro di riferimento per giudicare il progresso economico. Tuttavia, il PIL è stato criticato per la sua natura riduzionista, che si concentra esclusivamente sugli aspetti economici dello sviluppo, ignorando altre dimensioni cruciali come la qualità della vita, il benessere sociale e la sostenibilità ambientale. Tra i critici più noti del PIL vi è stato Robert F. Kennedy, il quale, nel suo famoso discorso del 1968, ha messo in luce i limiti di questo indicatore. Nel contesto attuale, diversi paesi e organizzazioni stanno esplorando nuove forme di misurazione dello sviluppo, come l’Indice di Felicità Lorda (Gross National Happiness, GNH) adottato dal Bhutan.

Il Discorso di Robert F. Kennedy

Il 18 marzo 1968, Robert F. Kennedy tenne un discorso all’Università del Kansas che sarebbe diventato celebre per la sua critica incisiva del GDP(Gross Domestic Product, equivalente inglese del PIL). Kennedy affermò che il PIL “misura tutto, eccetto ciò che rende la vita veramente degna di essere vissuta”. Egli sottolineò come il PIL conti solo gli aspetti economici e materiali della vita, ignorando valori fondamentali come la salute, l’istruzione, la cultura e la giustizia.

Kennedy evidenziò come il PIL non consideri la bellezza delle nostre poesie, la forza delle nostre famiglie o l’intelligenza del nostro dibattito pubblico. Questo discorso, pur pronunciato più di mezzo secolo fa, in contesto politico e sociale movimentista deputato ad una contrapposizione di valori tradizionali e disvalori progressisti, è ancora estremamente attuale. Le sue parole hanno ispirato un movimento crescente che cerca di ridefinire il concetto di sviluppo, andando oltre le mere metriche economiche per abbracciare una visione più olistica e umana del progresso.

Critiche al PIL

Il PIL ha diversi limiti strutturali. Innanzitutto, non tiene conto della distribuzione della ricchezza. Un aumento del PIL può mascherare profonde disuguaglianze economiche all’interno di una società, dove una piccola élite beneficia maggiormente della crescita economica a discapito delle classi meno abbienti.

In secondo luogo, il PIL non considera l’impatto ambientale delle attività economiche. La crescita economica misurata dal PIL può spesso essere accompagnata da degrado ambientale, esaurimento delle risorse naturali e inquinamento, aspetti che comprometteranno il benessere delle generazioni future.

Infine, il PIL non valuta il benessere psicologico e sociale. Aspetti come la felicità, la soddisfazione personale, la qualità delle relazioni sociali e la stabilità familiare sono completamente ignorati. In un’epoca in cui i problemi di salute mentale sono in aumento, questo è un limite significativo.

Nuove Misurazioni dello Sviluppo

In risposta alle critiche al PIL, sono stati sviluppati vari nuovi strumenti di misurazione dello sviluppo che cercano di offrire una visione più completa e bilanciata del progresso. Tra questi, uno degli esempi più interessanti e pionieristici è l’Indice di Felicità Lorda (GNH) del Bhutan.

L’Indice di Felicità Lorda (GNH)

Il Bhutan è noto per aver adottato il concetto di Felicità Interna Lorda (Gross National Happiness) come guida per le politiche pubbliche. Il GNH è basato su quattro pilastri fondamentali:

  1. Sviluppo socio-economico sostenibile e equo: una ricerca costante per garantire che la crescita economica sia distribuita equamente tra tutta la popolazione e che sia sostenibile nel lungo termine.
  2. Conservazione dell’ambiente: Il Bhutan pone un forte accento sulla protezione dell’ambiente, riconoscendo l’importanza delle risorse naturali per il benessere delle future generazioni.
  3. Preservazione e promozione della cultura: la promozione di modelli culturali è considerata essenziale per il mantenimento dell’identità e del benessere della popolazione.
  4. Buon governo: L’adozione di pratiche di governance trasparenti, responsabili e partecipative è vista come cruciale per il benessere della società.

Il GNH è misurato attraverso un insieme di indicatori che comprendono aspetti come la salute, l’istruzione, la qualità del tempo libero, il benessere psicologico, la diversità culturale e la resilienza ecologica. Questo approccio olistico permette di avere una visione più completa e accurata del benessere complessivo della popolazione.

Il Bhutan, con il suo GNH, rappresenta un caso esemplare di come una nazione possa ridisegnare il concetto di sviluppo della popolazione come oggetto di discussione delle proprie politiche. Nonostante le sfide economiche, il Bhutan ha dimostrato che è possibile perseguire un progresso consapevole che valorizzi non solo la crescita economica, ma anche la qualità della vita e la conservazione dell’ambiente.

Altri Strumenti di Misurazione

Oltre al GNH, esistono altri strumenti di misurazione dello sviluppo che cercano di superare i limiti del PIL:

  1. Indice di Sviluppo Umano (HDI): creato dal Programma delle Nazioni Unite per lo Sviluppo (UNDP), l’HDI considera tre dimensioni principali: la salute (aspettativa di vita), l’istruzione (anni di scolarizzazione) e il reddito pro capite. Questo indice offre una visione più equilibrata del progresso rispetto al PIL, ma è comunque limitato nella sua capacità di catturare il benessere psicologico e sociale. L’HDI, sebbene più completo del PIL, resta comunque focalizzato su aspetti principalmente economici e di istruzione, pur introducendo la dimensione ecologica.
  2. Happy Planet Index (HPI): sviluppato dalla New Economics Foundation, l’HPI misura il benessere della popolazione in relazione all’impatto ambientale. L’indice tiene conto della soddisfazione di vita, dell’aspettativa di vita e dell’impronta ecologica, cercando di bilanciare il benessere umano con la sostenibilità ambientale.
  3. Indice di Progresso Sociale (SPI): questo indice, creato dal Social Progress Imperative, valuta il progresso sociale attraverso tre dimensioni principali: bisogni umani fondamentali (come cibo e assistenza sanitaria), fondamenta del benessere (come l’istruzione e l’ambiente) e opportunità (come i diritti personali e l’accesso alle tecnologie avanzate).
  4. Indagini sul Benessere Soggettivo: molti paesi stanno iniziando a includere domande sul benessere soggettivo nelle loro indagini nazionali, chiedendo alle persone di valutare la propria felicità e soddisfazione di vita. Questo tipo di indagine offre preziose informazioni sulla qualità della vita percepita dalla popolazione.

L’adozione di questi nuovi strumenti di misurazione può guidare le politiche pubbliche verso un approccio più equilibrato e umano allo sviluppo. Ad esempio, politiche che promuovono la salute mentale, l’equità sociale e la sostenibilità ambientale possono avere un impatto significativo sul benessere complessivo della popolazione.

Strumenti di misurazione ed obiettivi

Conclusione

La critica al PIL, esemplificata dal discorso di Robert F. Kennedy, ha aperto la strada a una riflessione più profonda sul significato del progresso e dello sviluppo. I nuovi strumenti di misurazione, come il GNH del Bhutan, l’HDI, l’HPI e il SPI, rappresentano tentativi importanti di superare i limiti del PIL, offrendo una visione più completa e olistica del benessere umano.

In un mondo sempre più complesso e interconnesso, è essenziale adottare metriche che riflettano le reali condizioni di vita delle persone, tenendo conto non solo della crescita economica, ma anche della qualità della vita, della sostenibilità e della condizione sociale e psicologica. Solo così sarà possibile perseguire un modello di politica di convivenza, equo e sostenibile, capace di garantire il benessere delle generazioni presenti e future.